La storia di Clelia

Fino a quando non ho avuto Silvia e Andrea c’eri tu nella mia esistenza. Mi ricordo che anche da piccola mamma e papà facevano affidamento su di me per seguirti mentre erano impegnati e anche se avevi bisogno di molte attenzioni ero fiera di avere una sorella più grande da accudire. Quando loro sono diventati anziani e io mi sono trasferita per il lavoro non è stato facile all’inizio accettare che saresti andata a vivere in una casa famiglia con altre persone con disabilità. Venivamo a trovarti il più possibile all’inizio, per farti sentire che nonostante la distanza per te c’eravamo sempre. Gli operatori della Comunità sono stati davvero una grande risorsa perché con le loro attenzioni e professionalità hanno ci hanno da subito fatto capire che potevamo fidarci e lasciarti vivere la tua quotidianità nella nuova casa protetta. Con il passare degli anni ci siamo resi sempre più conto che le attenzioni ed opportunità che loro avrebbero potuto offrirti sarebbero state molto più stimolanti dell’assistenza a casa di una badante, oltre alle amicizie e relazioni che nel tempo hai potuto fare con le altre persone con disabilità del servizio residenziale.
La tua giornata li è davvero completa. Hai una tua stanza che condividi con Martina, che viene nel fine settimana per i sollievi; l’hai potuta personalizzare in base ai tuoi interessi, oltre al sollevatore che ti aiuta ad alzarti e che ti permette di spostarti da una stanza all’altra con la carrozzina. La mattina aiuti l’operatrice di turno a preparare la colazione, ti piace sentirti utile e mettere i piatti nella lavastoviglie, così come ti diverte piegare le bavaglie e gli asciugamani asciutti della Comunità prima che vengano riposti negli armadi.
Quando torni dal diurno ti piace tantissimo guardare il tuo telefilm preferito e non vedi l’ora che arrivi il giovedì per fare la manicure o andare dal parrucchiere per farti bella. Sono felice che ti piaccia sentirti curata come quando eri da noi, questa cosa ti fa sentire bene. Quando vengo a trovarti è speciale uscire a mangiare insieme la pizza perché trascorriamo un momento “da sorelle” tutto per noi! Quando tornerai dai soggiorni marini con il gruppo della Casa di Anffas mi hanno chiesto se assieme ai volontari ed operatori potrò essere disponibile a portarvi al cinema all’aperto al parco. Sarà bellissimo trascorrere una serata tutti insieme. Anche quando non ci vediamo sono serena perché mi rendo conto che ormai la Comunità alloggio del nostro paese rappresenta per te una seconda famiglia, come dici tu la “tua famiglia di cuore”, ora che papà e mamma sono anziani e un giorno ci lasceranno so che per te questa casa rappresenta un punto di riferimento stabile, in cui ti senti amata e accolta e dove ti senti tranquilla e stai bene.