Aiutaci a costruire, giorno dopo giorno, momenti di felicità per le persone con disabilità che seguiamo nei nostri servizi

A volte per essere felici ci bastano poche cose semplici: avere qualcosa da fare per sentirsi utili, qualcuno da amare che possa ricambiarci e coltivare desideri e speranze che possano diventare realtà.
Semplici cose, ma importanti.
La felicità è un diritto di tutti e un nostro dovere sostenerla.

Ogni giorno inseguiamo sogni e desideri, costruiamo relazioni vere fatte di sorrisi, abbracci, emozioni condivise. Siamo una finestra sul futuro per tutti, anche per chi non può “camminare” da solo. Costruiamo pezzi di felicità abbattendo le barriere, promuovendo l’inclusione, l’auto-determinazione e il rispetto dei diritti, nella libertà di esserci, ogni giorno.

UNA TENERA AMICIZIA

Sono già passati 3 anni Francesco da quando hai iniziato a venire al Quadrifoglio. Eri molto diverso da oggi. Ti isolavi, spesso eri agitato e sembrava che niente e nessuno riuscisse a consolarti e a farti stare bene se non il tuo gioco a forma di pesciolino, che stringevi forte e ti dava conforto quando ti sentivi arrabbiato e incompreso.
Ti innervosivi a volte anche a stare con gli altri bambini o quando c’erano attività che non ti piacevano. Ma un giorno dalla finestra hai incrociato con lo sguardo Black, il labrador che i ragazzi più grandi del centro diurno portavano a spasso nel giardino durante l’attività assistita con gli animali.
Quel giorno hai scoperto un’altra cosa bella della vita, una tenera amicizia fatta di cura reciproca. Tu lo spazzoli, ci giochi e lo porti a spasso proprio come i “grandi”, lui in cambio ti fa stare bene e ti dà un amore incondizionato che ti fa sentire importante. Basta poco, uno scodinzolio e che i tuoi compagni possano vedere che sei capace di prenderti cura di lui.
Grazie a questa amicizia speciale hai fatto grandi passi avanti: riesci a fare meglio le scale e hai imparato a stare con gli altri bambini in attività di gruppo, come fare la pizza.
Oggi vai alle medie e il tuo pesciolino è stato sostituito da un mini scuolabus giallo che ti ha regalato tuo fratello; arrivato a scuola lo tieni sul banco come per ricordarti che… dopo pranzo per due volte a settimana potrai tornare al centro a giocare con Black e gli altri bambini.



IL SOGNO DELL’AUTONOMIA

Ho sempre desiderato poter essere autonoma, ma sapevo che non sarebbe stato semplice per me.
Sono Paola, e ho 25 anni. Oggi posso ritenere di essere fortunata perchè i miei sogni sono diventati realtà. Tutto ha avuto inizio grazie a un percorso di formazione del Progetto Per.La a Trento, da lì mi è stato proposto di iniziare uno stage presso una mensa. Era un’esperienza nuova per me, mi dovevo occupare di pulire i tavoli e tante altre attività. Inizialmente pensavo di non potercela fare, poi ho capito che questo lavoro mi era utile anche per la vita nella casa che condividevo con altri ragazzi come me. Sparecchiare e tenere in ordine è fondamentale!
Passa il tempo, finisce lo stage e con mia grande gioia mi dicono che mi avrebbero assunto! Ancora oggi lavoro lì. C’era solo un desiderio che avevo ancora da realizzare: mi sarebbe piaciuto tanto andare a vivere da sola e trovare qualcuno che mi volesse bene e mi facesse sentire speciale. Non ci potevo credere quando l’anno scorso mi hanno detto che sarei andata a vivere in un nuovo appartamento. Che bello quando invitiamo anche altri amici che hanno condiviso con noi il percorso di scuola dell’abitare, ora sono io che mostro loro come si fa a gestire una casa e a stare da soli. Proprio grazie a queste occasioni di amicizia ho conosciuto Marco, il mio ragazzo, che mi fa sentire importante e mi rende felice. Siamo fidanzati da 9 mesi e sogniamo già di vivere insieme. Lui mi viene a trovare spesso e condividiamo molto del nostro tempo libero. Ogni tanto, grazie al mio stipendio, usciamo a cena fuori o andiamo al cinema. Vivere come tutti gli altri è proprio bello!



UNA FAMIGLIA DI CUORE

Io e te, due sorelle unite in modo speciale. Fin da quando ero piccola mamma e papà si affidavano a me per seguirti mentre erano impegnati. Anche se avevi bisogno di molte attenzioni, ero fiera di avere una sorella più grande di cui prendermi cura. Poi il tempo passa, sono diventata anche io mamma e i nostri genitori sono invecchiati. Tutto si complica quando mi trasferisco per lavoro. Non è stato facile. Mi dicevano che l’unica soluzione fosse che tu andassi a vivere in una casa famiglia con altre persone con disabilità. Non volevo accettarlo all’inizio, l’unica cosa che mi rasserenava era che la casa si trovava proprio nel paese dove sei nata. Venivamo a trovarti il più possibile per farti sentire che per te c’eravamo sempre. Gli operatori della comunità sono stati davvero meravigliosi. Con le loro attenzioni e professionalità ci hanno subito fatto capire che potevamo fidarci e lasciarti vivere la tua quotidianità nella nuova casa protetta. Con il passare degli anni ci siamo resi sempre più conto che questa è stata la scelta giusta perché stai avendo opportunità e stimoli che noi non saremmo riusciti a darti e poi hai creato belle amicizie con gli altri ospiti!
La tua giornata è davvero completa. Hai una tua stanza che hai potuto personalizzare e che condividi con Martina, che viene solo nel fine settimana. Grazie al sollevatore puoi alzarti e ti sposti da una stanza all’altra con la carrozzina. La mattina aiuti l’operatrice di turno a preparare la colazione, ti piace sentirti utile e mettere i piatti nella lavastoviglie, così come ti diverte piegare le bavaglie e gli asciugamani asciutti. Quando torni dal centro diurno guardi il tuo telefilm preferito e non vedi l’ora che arrivi il giovedì per fare la manicure o andare dal parrucchiere per farti bella.
E poi continuiamo ad avere i momenti nostri “da sorelle”, quando vengo a trovarti e usciamo fuori a mangiare la pizza! Questa estate gli operatori mi hanno chiesto se quando con il gruppo della Casa di Anffas tornerete dal soggiorno estivo, sono disponibile, insieme a loro e ai volontari, a portarvi al cinema all’aperto. Non vedo l’ora. Perché, come dici tu, la comunità è la tua “famiglia di cuore”, di cui anch’io mi sento parte.



SCEGLI COSA DONARE

Sei un privato?

€ 35

regali un’ora di attività
assistista con gli animali

€ 60

doni una giornata di
scuola dell’abitare a un giovane

€ 300

contribuisci a una gita fuori porta
per gli anziani delle nostre case

Sei un’azienda?

€ 700

regali un ausilio per la comunicazione
aumentativa

€ 2.000

doni un mese di autonomia
abitativa a un giovane

€ 6.000

sostieni la ristrutturazione di nuovi spazi residenziali per adulti con disabilità

Per conoscere i vantaggi di una partnership tra la tua azienda e Anffas Trentino contattaci g.primon@anffas.tn.it

BENEFICI FISCALI

Ricorda, le donazioni fatte a Anffas Trentino Onlus sono detraibili o deducibili.

SCOPRI LE NOSTRE INIZIATIVE DI RACCOLTA FONDI